Disaffiliazione religiosa: autodeterminazione e uscita dalle chiese omofobe e maschiliste

Definizione e quadro normativo della disaffiliazione religiosa

La disaffiliazione religiosa è il processo formale attraverso il quale una persona sceglie di uscire da una confessione religiosa, revocando la propria appartenenza e rifiutando l’adesione a principi, riti e strutture ecclesiastiche. Questo gesto è spesso definito colloquialmente come sbattezzo, termine diffuso soprattutto in ambito cristiano, ma non del tutto corretto sul piano tecnico e teologico. Infatti, secondo la dottrina cattolica, il battesimo è un sacramento “indelebile”; ciò non impedisce però di esigere che l’atto di dissenso venga registrato ufficialmente nei documenti parrocchiali.

quadro normativo della disaffiliazione religiosa

A livello giuridico, in Italia la disaffiliazione è resa possibile grazie al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea. L’articolo 17 del GDPR riconosce il “diritto all’oblio”, cioè la possibilità per ogni individuo di chiedere la cancellazione o la rettifica di dati personali non più desiderati o pertinenti. Il Garante per la protezione dei dati personali, già dal 1999, ha riconosciuto il diritto dei cittadini italiani a richiedere che la propria decisione di non appartenere più alla Chiesa cattolica venga annotata nei registri del battesimo, a fianco dell’atto originale.

Questo gesto ha valore civile, simbolico e politico, poiché consente a chi lo compie di prendere le distanze da una struttura religiosa con cui non si identifica più, né sul piano della fede né su quello dei valori etici e sociali.

Motivazioni di autodeterminazione: perché lasciare comunità omofobe e maschiliste

Negli ultimi anni, le richieste di disaffiliazione religiosa sono aumentate, spinte da ragioni che vanno ben oltre il semplice abbandono della fede. Sempre più persone scelgono di prendere una posizione pubblica e consapevole contro le istituzioni religiose che perpetuano discriminazioni, specialmente nei confronti delle persone LGBTQIA+ e delle donne.

Omofobia e transfobia nelle istituzioni religiose
Molte confessioni religiose, in particolare le chiese cristiane più tradizionaliste, mantengono posizioni fortemente omofobe e transfobiche.

Alcuni esempi:

  • Negazione della benedizione delle coppie omosessuali;
  • Sostegno a teorie e pratiche legate alla cosiddetta “cura dell’omosessualità”;
  • Predicazione di messaggi che definiscono l’identità LGBTQIA+ come “contro natura”;
  • Rifiuto del riconoscimento delle persone trans e non binarie.

In questo contesto, l’adesione formale a una chiesa può diventare per molte persone queer una fonte di disagio, invisibilizzazione o violenza simbolica.

Patriarcato e maschilismo religioso
Le religioni istituzionali, e in particolare la Chiesa cattolica, sono spesso accusate di riprodurre strutture patriarcali.

Alcuni elementi emblematici:

  • Esclusione sistematica delle donne dai ruoli di leadership (sacerdoti, vescovi, papi);
  • Promozione di un ideale di donna sottomessa, legata alla maternità e alla famiglia tradizionale;
  • Condanna dell’aborto, anche in caso di stupro o rischio per la vita;
  • Negazione del diritto all’educazione sessuale e affettiva libera da dogmi.

Chi si riconosce in un pensiero femminista o progressista può trovare profondamente incoerente continuare a essere formalmente affiliato a istituzioni che negano pari dignità e libertà a metà della popolazione.

La disaffiliazione religiosa come atto politico e personale

Disaffiliarsi è quindi molto più che uscire da una lista o rinunciare a una fede. È un atto di autodeterminazione, che spesso nasce da un’esigenza profonda di coerenza personale, ma che può anche assumere un valore pubblico e politico.

Io stessa ho scelto di disaffiliarmi dalla Chiesa cattolica, e l’ho vissuto come un passaggio necessario. Sentivo il peso di appartenere a un’istituzione che, con le sue posizioni su identità di genere, sessualità e ruolo delle donne, non parlava più a chi sono oggi. Scrivere la lettera di disaffiliazione religiosa è stato come restituirmi voce, affermare che nessuno può parlare in mio nome. Quando ho ricevuto la conferma, ho provato un senso di chiarezza e liberazione: era un atto piccolo, ma profondamente mio.
Uscire da una chiesa omofoba o patriarcale è un modo per dire: “io non ci sto. Non nel mio nome.” Ed è anche un modo per fare pace con se stessi, allineando le scelte pubbliche ai propri valori più intimi.

Guida pratica alla procedura di disaffiliazione religiosa in Italia

Chiunque sia stato battezzato nella Chiesa cattolica italiana ha il diritto legale di chiedere che venga annotata la propria volontà di non appartenere più all’istituzione.

Ecco come fare, passo dopo passo.

Preparare una lettera formale.

La lettera deve contenere:

  • I propri dati anagrafici completi (nome, cognome, data e luogo di nascita);
  • La data e il luogo del battesimo, se conosciuti;
  • La dichiarazione di voler uscire dalla Chiesa cattolica e di non riconoscersi più nei suoi insegnamenti e nei suoi valori;
  • Il riferimento al Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e al diritto all’oblio;
  • La richiesta esplicita di annotare la disaffiliazione religiosa a margine del registro battesimale.

Puoi trovare modelli già pronti sul sito dell’UAAR, che offre assistenza e aggiornamenti legali in merito.

Inviare la richiesta.

La lettera va spedita a:

  • La parrocchia dove si è ricevuto il battesimo, oppure
  • La curia vescovile di riferimento.

Modalità consigliate:

  • Raccomandata A/R (con ricevuta di ritorno);
  • PEC (Posta Elettronica Certificata), se si possiede un indirizzo valido.
  • È fondamentale allegare una copia del documento d’identità valido.

Attendere la risposta.

La parrocchia o la curia dovrà rispondere entro un termine ragionevole, confermando l’avvenuta annotazione nei registri. In caso di ritardo o rifiuto, è possibile segnalare il caso al Garante per la protezione dei dati personali, che ha già espresso pareri favorevoli alla disaffiliazione religiosa in più occasioni.

Per esplorare tutti gli articoli relativi sulla laicità e spiritualità, puoi visitare la sezione dedicata: laicità e diritti delle persone atee ed agnostiche e spiritualità LGBT.

Se questo articolo ti è piaciuto e desideri essere deə nostrə, basta scriverci e candidarti come autore per entrare a far parte della nostra “famiglia”.
[Diventa autore per Enbypost] e unisciti a noi!

Laura Concardi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *