Le donne e le ragazze che dicono parolacce: stigmatizzate da secoli

Le parolacce fanno parte del nostro linguaggio. Questo vale sia per uomini e sia per donne. Dirle o meno è una nostra decisione. Spesso vengono utilizzate per rafforzare alcune espressioni. Inoltre hanno un valore trasgressivo ed in base al contesto in cui vengono dette assumono un significato differente. Purtroppo è sempre più stigmatizzato il fatto che le donne e le ragazze dicano parolacce. Spesso giudicate severamente dai loro coetanei maschi.

donna felice di dire parolacce

Perché si dicono le parolacce?

Le parolacce scappano a tutti e sono entrate nel linguaggio comune. Ad esempio nel 400 a.c. Aristofane utilizzava le parolacce nei suoi discorsi e opere. Lo stesso Dante in uno dei suoi canti dell’Inferno. Inoltre altri scrittori e poeti hanno fatto lo stesso. Di solito quando si pronuncia una parolaccia si rompono le convenzioni che ci sono state imposte fin da piccoli. Le espressioni “colorite” indicano argomenti tabù e vanno ad infrangere le regole della morale comune. La parolaccia forma una rottura con lo schema linguistico a cui siamo abituati. Inoltre evidenzia la nostra parte nascosta. Dal punto di vista psicologico pare che le parolacce facciano bene. In quanto fanno uscire l’energia accumulata e trattenuta. Dovuta a sentimenti come frustrazione, paura, rabbia. Spesso le parolacce è un mezzo per “cacciare” un’emozione “cattiva” con la quale non si vuole più convivere.

7 motivi per dire parolacce

  1. Sollievo dal dolore. Dire parolacce attiva la cosiddetta risposta “attacco-fuga”. Di conseguenza porta ad un aumento di adrenalina e un conseguente effetto analgesico.

  2. Potenza e controllo. Dire parolacce è utile per avere potere e controllo su una brutta situazione. Così dimostriamo a noi stessi che non siamo vittime passive ma abbiamo il potere di reagire e combattere. Tra l’altro può aumentare la fiducia in noi stessi e la nostra autostima.

  3. Reazioni non violente. Dire parolacce ci consente anche di affrontare persone o situazioni negative senza dover ricorrere alla violenza.

  4. Umorismo. Dire parolacce tra amici può essere molto divertente. Spesso è un modo di evadere dalla solita routine.

  5. Legami sociali. Dire parolacce può dimostrare che apparteniamo ad un certo gruppo sociale. Questo può indicare che siamo aperti, onesti, autoironici e sappiamo divertirci.

  6. Auto-espressione. Dire parolacce può essere un modo per aggiungere carisma ai nostri discorsi e renderli più vivaci e potenti.

  7. Salute fisica e psicologica. I benefici per la salute del dire parolacce includono una migliore circolazione, un aumento delle endorfine, e un generale senso di calma, controllo e benessere.

Ragazze e donne che dicono parolacce

Le donne e le ragazze che dicono parolacce: stigmatizzate da secoli.

Attribuire alla parolaccia una natura più maschile è un pensiero di vecchio stampo medioevale. C’è ancora lo stereotipo che le donne e le ragazze che dicono parolacce sia più grave se le dica un uomo. Nella società patriarcale in cui viviamo la donna è stata sempre controllata e giudicata. Le donne che esprimevano il loro pensiero in modo colorito e diretto venivano considerate indecorose ed immorali. Purtroppo questo comportamento esiste ancora oggi. La stigmatizzazione può avere conseguenze negative per le donne e le ragazze che dicono parolacce. Queste donne e ragazze possono essere soggette a bullismo soprattutto sul luogo di lavoro. Inoltre possono limitare le opportunità delle donne e delle ragazze. Tra l’altro impedendo loro di esprimere liberamente le proprie idee, la loro creatività e le loro competenze.

Ragazze che dicono parolacce: conclusioni

La donna è come l’uomo. Fatta di carne e ossa, di bisogni e desideri. La parità vale dappertutto. Eppure certe espressioni se usate da una donna fanno scandalo. Perché? La parolaccia sia nell’uomo e sia nella donna può essere sia deprecabile o apprezzabile. Ognuno parla come vuole l’importante che non vada a ferire la sensibilità altrui. Rispetta gli altri come rispetti te stesso. Soprattutto dobbiamo sconfiggere questa stigmatizzazione e fare la nostra parte, disprezzando i pregiudizi e favorendo ladiversità” e l’inclusione.

articolo di Giovambattista Rescigno

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